• it
  • it
  • en
  • hr
  • el
  • de

28 febbraio 1646 Marco Antonio Grimani

Dispaccio del 12 settembre 1647

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
questi giorni è caduto parte del coperto del magazeno al numero 7 in Muggia, nel quale s’attrovano sali di publica ragione, moza trecento ottanta quattro. Ho immediate commesso a’ patroni di esso magazeno l’accomodamento, acciò colla sopravvenienza di pioggie il sale non si vada consumando; ma, essendo detti patroni circa quattordeci, poverissime persone, sono totalmente impotenti a farne la spesa che, per il computo fatto, ascenderà a ducatti cinquanta in circa. Ne do però parte alla Serenità Vostra, raccordandole humilmente che, pagando il publico lire vinti quattro per ogni moza cento di sale d’affitto del magazeno, possono l’Eccellenze Vostre comandare che col danaro publico sia restaurato, da esser scontato con l’affitto stesso, così desiderando li patroni medesimi per la loro impossibilità, essendo necessario a porvi mano senza dilatione per i riguardi sudetti, e per oviar a precipitio maggiore; che tanto accenno alla Serenità Vostra, in sodisfattione del mio ossequientissimo debito. Gratie etc.

Capo d’Istria, a’ 12 settembre 1647.

Marc’Antonio Grimani, Podestà e Capitanio.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.