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29 settembre 1647 Leonardo Contarini

Dispaccio del 27 dicembre 1647

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
alla diversione de’ contrabandi, che portano pregiuditii notabilissimi a’ publici interessi, io v’assisto con tutto l’animo, e con gl’eccitamenti ed impulsi più adeguati tengo la barc’armata alle guardie in questi mari, dalla quale, sì come veggo riportarsi utile il servitio, così non posso che contentarmi dell’opere del Governador Ginni, havendo, ne’ tre mesi che m’attrovo a questa carica, fermati due vasselletti, che venudi da Puglia carichi di mercantie, passavano a Trieste, ambi da me inviati costà colle cauttioni ordinarie, e fondate due nascare de’ sali, sopra di che io continuo la formatione di processo per liquidar li contrabandieri fugiti dalla barc’armata in paese estero.
Alle commissioni dell’Eccellenze Vostre in ducali di 6 solamente a’ 23 del passatto, a me capitate per l’espeditione della detta barca, in cotesta città contrapongovi tutti gl’atti della mia humiltà, e devo riverentemente accennare come, privo di guardia, resta a’ contrabandieri tutta l’appertura di sprezzar le leggi, tanto in proposito d’ogli che’hora fabricano et si frequentano i tentativi, quanto de’ sali e d’altro, non essendovi nel mio Reggimento neanche mai comparsa la barca lunga tanto necessaria, ch’è causato ch’io per ancora non habbia pure potuto, in conformità delle commissioni di Vostra Serenità, trasmetter all’Eccellentissimo signor General di Palma la pilla di publica ragione, fabricata da Thomaso e Manne, fratelli Federici da Buie. Oltre che la barc’armata serve di sponda a’ pochi ministri del Reggimento nelle ritentioni de’ rei, ad alcune de’ quali ben presto sarò chiamato dagl’effetti di giustitia per incontrar pure la mente dell’Eccelso Consiglio de Dieci, che m’ha fatto delegativi di summa rilevanza.
Questo cotidiano bisogno porto all’Eccellenze Vostre in sodisfattione del proprio dovere, sempre non dimeno pronto all’esecutione de’ commandi di cotesto Eccellentissimo Senato, sperand’io che di breve possa capitar a cambio l’altra barca di Dalmatia. Gratie etc.

Capodistria, 27 decembre 1647.

Lunardo Contarini, Podestà e Capitanio.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.