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29 settembre 1647 Leonardo Contarini

Dispaccio del 24 gennaio 1648

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
mentre sono tuttavia fissamente applicato alla riscossione delle offerte volontarie di questa città, intrapresa nel principio di questo Reggimento, come rappresentai a Vostre Eccellenze con lettere di primo novembre scorso, mi capitano le ducali di 21 del passato, onde n’ho rinovato gl’eccitamenti più vigorosi presso questi cittadini, acciò che maggior tardanza non alteri in sentimento cotesto Eccellentissimo Senato. Nelle debolissime rendite de’ raccolti del presente anno, e nell’universale notoria povertà da cui è provenuto la lentezza, all’instanze de’ Sindici ho concesso il Conseglio, nel quale per sollevar in alcuna parte i popoli tansati alla contributione, e per obbedire celermente a’ publici supremi voleri, in conformità della fede de’ cittadini e devotione riverente impressa negl’animi di cadauno, è presa parte d’accettar alcuna famiglia nel numero de’ riverentissimi cittadini, con l’esborso di mille ducati da esser imediate a conto di dette offerte costà inviati.
Sopra l’instanze che mi vengono fatte, trasmetto a Vostra Serenità la parte stessa, acciò si degnino Vostre Eccellenze interponerci il sovrano decreto, ed io in tanto continuarò contribuire all’urgenze rilevantissime i soliti effetti di svisceratissima divotione coll’esecutioni adequate. Gratie etc.

Capodistria, 24 gennaro 1648.

Lunardo Contarini, Podestà e Capitanio.

Allegato: supplica dei rappresentanti di Capodistria (1 c.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.