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20 dicembre 1646 Alvise Zorzi

Dispaccio del 11 giugno 1647

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
hieri mi pervenero le ducali della Serenità Vostra dei 14 caduto, ne’ quali mi comette ogni più vigorosa essecutione dell’esatione de’ ducati 500 va debbitrice questa Communità per il rimanente dell’offerta fatta alla Serenità Vostra nelle presenti gravi congionture della Patria della mettà del capitale di questo Fontico. Stimai il più proprio, acciò ne seggua l’effetto, di cometter mandato, che qui ingionto le transmetto, a questi Proveditori et deffensori della medesima, quali fecero ricorso all’Illustrissimo et Eccellentissimo signor Podestà e Capitanio di Cappo d’Istria, et presentateli la qui ingionta supplicatione, che pure incamino a Vostra Serenità con le lettere del medesimo. Ho stimato termine de’ miei doveri, per indennità mia, questo tanto, riverentissimo, rapresentarlo a Vostra Serenità, acciò in ogni tempo si conosca l’ardire mio di ben incontrarmi con tutta pontualità l’essecutione de’ ceni, non che d’espressi publici comandi, gratie etc.

Gisignana (!), a’ xi giugno 1647.

Alvise Zorzi, Podestà.

Allegati: proclama del podestà di Grisignana del 9 giugno 1647 (1 c.); corrispondenza tra il podestà di Capodistria e i sindaci di Grisignana (1 c.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.