3 maggio 1647 Andrea Corner
Dispaccio del 3 maggio 1647
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
dieddi parte alla Serenità Vostra, sotto li 14 del passatto, del mio arrivo all’hora a questa carica, dove mi furon rese ducalli di Vostra Serenità espeditte sotto li 2 di marzo decorso, incaricandomi in esse il procurar da questa Communità li ducati 400 dell’esibitioni fatta, e presi espediente il far subito quelle intimare a tutti li Cappi, qualli redotto il loro Conseglio mi fecero instanza per termine de giorni otto. Feci immediante portar a me tutti li libri della medema, per procurar il più breve modo acciò restasse adempita la Sua mente, ma ho ritrovato esser statte scosse l’entrade della medema avanti il tempo, e prima del mio arivo, e più intacatti li utili da maturirsi, come la Serenità Vostra vedrà dal foglio, che inserto receverà per renderla ben certa del mio impiego, e mentre dipende la mia obedienza della Serenità Vostra, farò in avenire che resti prescritto con il modo più facile l’adempimento del debito che tiene questa Communità con Vostra Serenità.
Non porto l’informatione di questo Arsenal per non haver ritrovatto qui il Monicioniere, qual s’attrova a Venetia, che s’attende giornalmente; sollo devo riverentemente dir alla Serenità Vostra, che la muraglia di questa terra s’attrova in più parti cadutta, et cadente, come dall’Illustrissimi miei precessori è stata reguagliata. Gratie etc.
Montona, 3 maggio 1647.
Andrea Corner, Podestà.
Allegato: nota delle entrate della comunità di Montona (2 cc.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.