3 maggio 1647 Andrea Corner
Dispaccio del 1 giugno 1647
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
per riverente mio debito, porto alla Serenità Vostra il stato di queste monicioni, vedutte da me con tutta dilligenza, e attrovandosi quelle, per loro antiquità, essere redotte la maggior parte a fatto inutilli, meglio sarebbe, per mio reverentissimo senso, farle trasmettere alla Casa di quell’Arsenalle, che con la remoderacione d’esse il publico ne sentirebbe quel beneficcio che a fatto, in questo modo restando, si perde. E il remetterle anco senza la provisione alli pezzi delle muraglie cadutte, e non ne aggiongendo dell’altre, respeto al recinto del castello, stimarei non fossero sufficienti a diffesa all’occorenze. Le trasmeto però distinta poliza formata da questo Monicionere di mio ordine, affine che resti pienamente reguagliata, restandomi sempre impresso il zello del publico servicio alle deliberacioni di Vostra Serenità. Gratie etc.
Montona, primo zugno 1647.
Allegato: nota sullo stato dell’armamento di Montona (1 c.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.