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11 giugno 1647 Angelo Barbaro

Dispaccio del 8 ottobre 1647

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
in obedienza di comandi della Serenità Vostra, et dell’obligo che tiene questa fedelissima Communità, ho fatto contare nelle mani de Domino Giovanni Seccadanari, cittadino di questa terra, et concesso li ducati duicento che servirano per conto della sua volontaria esshibitione di questi suoi fidelissimi sudditi, dal quale sarano contati in Venetia, in Cecha nella Cassa del Conservator del deposito, il tutto conforme le ducali della Serenità Vostra. Gratie etc.

Muggia, li 8 ottobre 1647.

Anzolo Barbaro, Podestà.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato