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13 agosto 1647 Piero Michiel

Dispaccio del 13 agosto 1647

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
con ogni pontualità ho sempre essequito tutti gl’ordini incaricatemi dal Magistrato Illustrissimo alla Sanità, et dato tutti quei più rigorosi ordini possibili perché resti deviata la pratica a quelli che venissero da Ragusi, et altri luochi prohibiti per lettere di esso Magistrato, et in avenire maggiormente mi impiegherò in affare tanto considerabile per ben incontrarmi nella publica sodisfatione, secondo mio dovere.
Quando mi havessero anco significato della persona de ser Francesco Giustiniani, che ha praticato a Ragusi, luoco sospeso per li sospetti di parte, nel suo ritorno da Budua, havaria prestata la medesima essecutione, né gli havaria permessa la pratica, sicome ho fatto questa mattina per reverente essecutione delle sue commissioni, espresimi in ducali di 3 corrente, che essendo capitato in questo porto con un fante alla Sanità di cotesta città, l’ho fatto star a radolo (?), né permesso che lui, né altri della sua fregata possino in alcun luoco sbarcare di questa giurisditione, et ordinato al medesimo fante il sfratare quanto prima, et incaminarsi a cotesta volta, et essequire quanto tiene in commissione dal suo Magistrato; il che gli ho voluto reverentemente significare perché conosca la prontezza che tengo in obedire, et tanto maggiormente devo farlo, quanto vengo comandato dalla Serenità Vostra. Gratie etc.

Da Pirano, li 13 agosto 1647.

Piero Michiel, Podestà.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.