16 novembre 1646 Domenico Orio
Dispaccio del 30 aprile 1647
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
rapresentai alla Serenità Vostra, con li restretti portatiLi nelle mie di 25 febraro passato, la consumation del denaro lassatomi dall’Eccellentissimo signor Proveditor Giustinian con la più spesa da me fatta, et che per non levar affatto l’opera al progresso della fabrica, convenivo vallermi di denaro di queste Scolle, sperando ricever qualche sovvegno; né capitatomi fin’hora altro che li mille ducati destinati con ducali di 2 marzo passato per questa millitia, alla quale né meno hano potuto supplire, come dall’ingionti restretti, da quali vedrano l’Eccellenze Vostre il da me operato, acciò affato non resti abbandonata l’opera, tanto più che parte di questa maestranza si offerì lavorar fin’hora in credenza. Ma perché il tempo longo, et la necessità li astringe, mi continuano l’instantie di presto sovvegno, né sapendo io per la penuria del paese trovar più modo di agiutarli, son astretto, con mia mortificatione, replicar reverente l’instanza di provedere a tali bisogni, sì per dette opere, come per la millitia. Dell’ingegnero Minier, che si ritrovava alla presente fabrica, non ho potuto impedir la licenza per conferirsi a Venezia, mentre mi esponeva esser astretto partirsi per venir a conseguir il suo sallario, massime in tempo che poco si operava. In tanto io non resto di trattener qualche poco con credito et speranza il progresso della fabrica, fino a nove commissioni della Serenità Vostra. Gratie etc.
Di Pola, li 30 aprile 1647.
Domenico Orio, Conte e Proveditor.
Allegato: nota dei pagamenti effettuati per le opere di costruzione del forte (4 cc.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.