16 novembre 1646 Domenico Orio
Dispaccio del 7 luglio 1647
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
aciò resti la Serenità informata dell’opera da me prestata doppo la partenza dell’Eccellentissimo signor Giustinian, Proveditor Estraordinario, ho stimato proprio dell’incumbenza mia il trasmetter l’ingionto ristretto, notificando alle Eccellenze Vostre come havendo altre volte per necessità sospeso qualche giorno l’opera della fabrica, per non l’abandonar totalmente.
Hora, vedendo che li tagiapiera, et per mancanza di denaro et per l’infermità che travaglia il loro Capo, et il fabro con le loro famiglie vano trascurando l’opera, convengo far levar man affatto di lavorare. Restano per ciò questi miserabili confusi, né sano che espediente prender, mentre stano infrutuosi senza mercede; né meno io posso far altra deliberatione, fin che da Vostre Eccellenze non riceva nove commissioni. Gratie etc.
Di Pola, li 7 lugio 1647.
Domenico Orio, Conte e Proveditor.
Allegato: nota delle opere intraprese nella fabbrica del forte (1 c.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.