16 novembre 1646 Domenico Orio
Dispaccio del 24 agosto 1647
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
speravo con l’arrivo de qui del Capitan Stivallato mi dovessero capitar li ducati mille delliberati per sovvenir questa millitia, ma intendendo dal medesimo che li denari medesimi erano caricati sopra la gallera dell’Illustrissimo signor Governator Bembo, che hora si ritrova a Zara, ho delliberato mandar barca con persona a posta per levar detto denaro, il che ha tratenuto la trasmissione de’ restretti commessami dalla Serenità Vostra per mandar il supplimento di quanto resta haver la sudetta millitia et creditori. Et ciò sarà da me esequito subito che ritornerà la sudetta barca, sperando che dalla pietà publica sarano soccorsi et gl’uni, et gl’altri. Alli otto tagiapiera, conforme le commissioni dell’Eccellenze Vostre di 3 agosto passato, ho comesso siino fatti li restretti et conti, quali, perfettionati che sarano, farò capitare uniti, per dover loro conseguir il poco che gli avanza, et il molto che vano creditori il Fontico et particolari che gl’hano sumministrato nelle loro miserie. Gratie etc.
Di Pola, li 24 agosto 1647.
Domenico Orio, Conte e Proveditor.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.