16 novembre 1646 Domenico Orio
Dispaccio del 8 settembre 1647
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
capitatimi con barca da me inviata a posta li mille ducati trasportati a Zara dalla gallera Bemba, quelli ho subito ripartito, conforme gl’ordini della Serenità Vostra espressimi in ducali di 15 lugio passato, fra questi millitie a proportione del loro credito, restando saldati con quelli per tutto il mese di zugno passato; et perché questa millitia, salariati et opere della fabrica vano creditori di maggior summa, esequendo io quanto in dette ducali si contiene, ho fatto da questo Vice Raggionato formar il conto et general ristreto del credito et debito delli opperarii et millitia, che in queste ingionto invio alla Serenità Vostra; affine che a sollevo delle continue instanze che mi fano così li operarii et millitia per li loro avanzi, come li altri creditori che gl’hano sovvenuti nelle loro urgentie, restino consolati, si compiacciano l’Eccellenze Vostre farmi trasmetter detto avanzo, con qualche avantaggio di summa, per poter render sattisfatta la millitia anche del mese corrente, non compreso nelli restretti; espedisco per ciò il Capitan Stivallato, spinto dalle tumultuationi de soldadi per levar detti avanzi, havendo egli lassato in loco suo il Logotenente, persona esperimentatissima et di ottima attitudine. Dalli medesimi ristretti si potrà trattenere quanto havesse ricercato dal publico alcuno delli otto tagiapiera, che in esecution delle ducali di 3 del passato levorno fedi sive il ristretto per venir a conseguir li loro avanzi. Gratie etc.
Di Pola, li 8 settembrio 1647.
Domenico Orio, Conte et Proveditor.
Allegati: note delle spese per le opere di costruzione della fortezza e per le maestranze (5 cc.); nota sui pagamenti ricevuti dalla compagnia di Giovanni Stivalato (2 cc.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.