16 novembre 1646 Domenico Orio
Dispaccio del 31 dicembre 1647
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
dalli Eccellentissimi signori Zorzi et Giustiniano, Proveditori Estraordinarii nel principio della fabrica sopra il scoglio Sant’Andrea in questo porto, per commodo degl’operarii furno errette alcune stantie de legname et tolle, oltre alcune di piera, ma essendo il scoglio inhabitato, ove capitano giornalmente vasselli foresti, vengono esse stanze disfatte, et portato via il legname et tolle che intiere furno poste in opera, havendo anco portato via alcuni instromenti della fabrica con rottura delle medesime stantie serate con chiave. Onde ho stimato bene rapresentar alla Serenità Vostra il beneffitio che ne può ressultare, mentre si compiacerà dar ordine che siano disfatte dette stantie, et risservar detto ligname per altra occasione, overo repararsi li quartieri tanto necessarii che si avesero sotto il reggimento del mio precessore Steno per la sospensione di detta fabrica inutili, et mal in assetto, le doi burchielle che conducevano sabbione et calcine, quali, perché non vadino trasportate dal mare malamente, farò tirar a terra le doi tende di gallera, una grossa, et l’altra sotile, quasi nove, che si ritrovano in questa monitione; trasmesse per reparo de’ tagiapiera, potriano con il tempo tarmarsi et rendersi inutili, non essendo state mai poste in opera; ricorderei per ciò con mio debil senso fossero levate de qui, et trasmesse dove parerà alla Serenità Vostra. Gratie etc.
Di Pola, 31 decembre 1647.
Domenico Orio, Conte e Proveditor.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.