10 aprile| 1646 Zuan Andrea Malipiero
Dispaccio del 18 giugno| 1646|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
io, essercitando gl’usi dell’obbedienza e del zelo, et riverendo sempre gl’ordini dell’Eccellentissimo General di Zara, ho a quelle che mi pervenero di Sua Eccellenza, per informatione ricercatami del numero de’ Morlachi che si potessero con le loro famiglie ricovrarsi i questa provincia, dato la debita essecutione, et rescrittogli quel più, che m’è stato sino ad hora permesso. Servendo però conformemente a Vostra Serenità dirò che, assicuratomi della qualità del paese con fondamento, circa cento vinti famiglie potrebbero fermarvi l’alloggiamento, parte nelli territori d’Humago e di San Lorenzo, et parte di Città Nova e Due Castelli. Nel di più ho trasmesso a quell’Eccellenza copia di quanto che in simili occorenze fu in altri tempi osservato, et continuando le diligenze non mancarò somministrargli in avvataggio quei lumi che indagare io potessi di conferenza alla pratica di questo importantissimo servicio, il che ho voluto che serv’anco a dovuta riverente notitia di Vostra Serenità.
Nelle pratiche mie d’avisi sicuri degl’andamenti turcheschi ricevo ultimamente da Fiume che vicino a’ confini di Carlistot si ritrovi essercito ben formato, la stradda et le risolutioni di cui non per anco si penetra a qual parte sia per vogliersi, benché nello stesso campo habbino alcune spie penetrato e pratticato. Essi si vano ingrossando sempre più; nessuna molestia a’ confini d’Ottozaz e di Carlistot è stata sino a questo tempo inferrita, onde conviene dipendere tuttavia dall’incertezze dell’intraprese e de’ fini; ed io, per abbondare per buon rispetto nell’essecutioni del miglior servitio, così a Udine come in Capo d’Istria ho in diligenza resi li stessi avvisi. Mi ritrovo obligato, e da espressi commandi riveritissimi di Vostre Eccellenze e dal bisogno che sempre più soprabbonda, della particolare notitia e spesa necessaria alla restauratione di questo palazzo publico. Qui occlusa ne riceverà per tanto nota distinta, et in essa comprenderà pienamente il tutto. Il legname della sala solamente è obligato a quelli del Charso. Il restante a Vostra Serenità. Le tavole del paese sono al presso di soldi 8 in soldi 10 per una. Li travi lire una e meza pure per cadauno. Alle maestranze vi vorran lire quatro al giorno; rileverà la spesa del marangon ducati 40, il murero ducati vinti; tutto a partita per partita dimostra chiaramente la polizza, e resta rimesso all’arbitrio supremo di Vostra Serenità, da cui starò attendendo i motivi. Gratie etc.
Pinguente, a’ 18 zugnio 1646.
Zuan Andrea Malipiero, Capitanio a Raspo.
Allegato: nota dei materiali occorrenti alla restaurazione del palazzo di Pinguente (3 cc.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.