10 aprile| 1646 Zuan Andrea Malipiero
Dispaccio del 11 settembre| 1646|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
immediate qui capitato il signor Cavalier Gori, mi sono seco portato alla revisione de’ castelli a questa giurisdition sottoposti, dove, veduti e riveduti i bisogni, considerato lo stato, la construtura, il sito, la diffesa possibile, finalmente s’è ritrovato quelli di Draguch e Colmo insufficienti ad ogni tentativo per se medesimi, sino inhabili a sostenere l’artiglieria per debolezza delle muraglie. Così s’è pur stimato opportuno e necessario consiglio dover levare i canoni che in essi si ritrovano, et riporli in questo di Pinguente ad ogni buon fine, troppo importando il rischio de quivi lasciarli, preda sicura dell’inimico, con danosissime consequenze. Quando dunque non mi pervenga commissione diversa da Vostra Serenità essequirò lo transpaso in conformità dell’urgenza; et sarà qui alligata l’informatione del medesimo Gori, per più essata ed intiera notitia a fondamento valido delle publiche risolutioni; il tenore, et l’effetto de’ quali starò insieme attendendo, per appropriar quel rimedio a gl’altri castelli a questo soggetti, che sarà proprio stimato dall’infalibile prudenza di Vostra Serenità. Gratie.
Pinguente, 11 settembre 1646.
Zuan Andrea Malipiero, Capitanio a Raspo.
Allegato: relazione di Giovanni Gori (2 c.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 40.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.