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7 marzo 1677 Angelo Morosini

Dispaccio del 25 agosto 1677

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
non meno neccessaria che di sommo proffitto all’interesse di Vostra Serenità rissulta l’inquisitione dell’oglio, che dev’esser praticata da questo Reggimento annualmente giusto a i publici decreti; ma tanto più vigilante nei tempi correnti, quanto la declinatione del datio e la difficoltà di vederlo abboccato per due anni continui, con sensibilissimo detrimento dell’Eccellenze Vostre, obliga la mia applicatione, prima del nuovo raccolto, intraprendere l’inquisitione stessa per la provintia, come di presente m’accingo, con oggetto di levare gl’inconvenienti e migliorare possibilmente il datio medesimo, per la deliberatione del quale, mentre la Serenità Vostra ha incaricato gl’esperimenti agl’Eccellentissimi signori Proveditori sopra gl’Ogli et all’Eccellentissimo signor Proveditor Generale di Palma, non tralassiarò ben corrispondermi con questo per il maggior publico beneffitio, et effetto della tanto sospirata condotta.
Furono essibite per la restauratione del ponte di pietra, dalli due proti milanesi ch’assistono alla fabrica di questo Seminario, le polizze del neccessario bisogno, quali con mie lettere di 8 aprile spirato humiliai alla Serenità Vostra; et obligato sopra di quelle, con ducali 16 giugno decorso, di passar al stabilimento dell’opera medesima, ho con particolare diligenza in invitato più concorrenti all’appalto, et m’è riuscito minorare la spesa dalle polizze sudette, lire doicento cinque, ridducendola perfettamente adempita con sole lire duecento nonanta, et di queste sarà neccessaria l’approvatione di Vostre Eccellenze.
Con la galeotta poi di guardia trasmetto al Magistrato Eccellentissimo all’Armar cinque condannati alla galera, et al Capitanio della medesima, restano consignate lire cinque mille settecento quaranta tre, soldi dieci spettanti alla Cassa dell’Eccelso Consiglio di Dieci, all’Eccellentissimo signor Proveditor ai Pro in Zecca et all’offitio dei tre Savii.
Humilio nell’istesso tempo alla Serenità Vostra il solito diligente ristretto di questa Camera, supplicando per la sollecita riespeditione a questa parte d’essa galeotta, che riesce tanto urgente nella prosecutione della divisata Inquisitione dell’Oglio.
Ho prestata l’obbedienza all’ingiontemi prescrittioni in ducali 4 corrente circa il Santo Monte, facendo publicar li neccessarii proclami, acciò gl’interessati nei pegni abbandonati debbano rimetterli entro il spatio d’un mese, che con la sostitutione del Cassiere, cauttellato con idonee pieggiarie, saranno nell’avenire con maggior sicurezza e miglior regola d’esso Pio Luoco maneggiati. Gratie etc.
Capodistria, 25 agosto 1677.
Anzolo Morosini, Podestà e Capitanio.

Allegato: nota del denaro pubblico di ragion libera presente nella camera di Capodistria (1 c.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 60.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.