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7 marzo 1677 Angelo Morosini

Dispaccio del 16 ottobre 1677

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
rassignai alla notitia della Serenità Vostra, in mie humilissime 4 corrente, quant’havevo incontrato con la divisione delle poste nell’importantissimo datio dell’oglio, all’inquisitione del quale sendomi ultimamente trasferito nella terra di Muia, ed ivi con tal occasione praticate le più pressanti esperienze, m’è riuscito ricevere l’inserta oblatione, che comprende l’unito abboccamento della terra stessa con questa città in ducati tremille doicento, i quali aggiunti li novecento sessanta di soldi sei per lira, et li dodeci mille quattrocento ottanta già essibiti per gl’altri luochi della Provintia et accennati all’Eccellenze Vostre nelle sudette lettere, formano la summa dell’intiero datio in ducati sedeci mille seicento quaranta valuta corrente.
La ristrettezza del tempo, ricercata dagl’offerenti per le rissolutioni, efficacemente urge; ond’io, col rifflesso di quel servitio che la Serenità Vostra potrebbe esperimentare quand’inclinasse alla deliberatione, non tralascio con tutta sollecitudine soggettarle anco questa essibitione, per assicurarmi della publica sovrana intentione et rimarcarmi con la dovuta esecutione della medesima.
Circa il datio del vino per terre aliene, incantato separatamente, motivai ossequisissimo all’Eccellenze Vostre, nelle sodette precedenti 4 instante, d’essermi state profferite lire quattrocento per questa sola città, et hora tengo l’oblatione d’altre cento cinquanta per la terra di Buie; onde quando s’incontrasse altrettanta summa per la terra d’Isola, procurata dalla mia vigilanza con tutt’applicatione, ascenderebbe alle precise lire settecento che fu l’anno passato affittato; però an(che) in questo particolare m’humiliarò alli stimatissimi sentimenti della Serenità Vostra.
Saranno annesse, in ordine alle riverite commissioni conte(nute) in ducali 3 settembre spirato, le note essate et distinte delle rendite et aggravii d’ogni sorte di questa Camera. Gratie etc.
Capodistria, 16 ottobre 1677.
Anzolo Moresini, Podestà e Capitanio.

Allegati: offerta per il dazio dell’olio (1 c.); nota sul dazio del vino (1 c.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 60.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.