7 marzo 1677 Angelo Morosini
Dispaccio del 18 novembre 1677
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
pervenutimi li 15 stante li comandi de’ Eccellentissimi signori Proveditori alla Sanità, sopra l’insorgere del contaggio nelle vicinanze di Traù, Spalato et altri luochi, feci incontinente spedittione di questa fusta per la provintia, a portarne a gl’Eccellentissimi Rettori le notitie, affine colle debite circonspettioni sian pratticate le solite guardie, e quanto più occorresse in sì rilevante materia.
Gionta alla ponta di Salvore ha incontrato il pettacchio intitolato Madonna del Carmini, carica di sale, patroneggiato da Nicolò Vranich da Fiume, con undeci marineri sopra e armato da dodeci periere, gl’è sortito invertirlo, mentre, favorito da poco vento, veleggiava alla volta di Trieste. Doppo esser stato constituito con le neccessarie cautelle per l’offitio di Sanità, ho fatt’assumere altro suo constituto sopra il carico, e racconta haver comprato in Berletta carra cinquanta cinque di sal, per scudi tre cento ottanta, datigli da Giacomo Hemchernber in detta città di Fiume per conto di Girolamo Moretti, mercante di Udine, con ordine di consignarlo al sudetto Moretto in Trieste, ove pure tiene negotio. Non havendo nella mia Cancelleria, nella Commissione, né presso il fiscale, cosa che militi al presente caso, mi sarei aggiustato al decreto di Vostre Eccellenze 1630, 2 genaro, diretto all’Eccellentissimo Surian, Proveditor in Istria, con farlo piombare a fondi nel mare come tal che da Stat’estero passa ad estero; ma due essentialissimi capi m’hanno sospesa la deliberatione; prima, perché il decretto non s’estende a’ successori; l’altro, ch’essendo stat’arrestata una tartana nel reggimento precessore con ottocento stara di sal, che parimente da Berletta veniva condotto a Trieste, partecipate Vostre Eccellenze, comandorono in ducali 20 giugno 1676 che, obligato il Capitanio alla recognitione del Golfo, fosse licentiata; hora v’è di più, poiché la legge 1573, 13 novembre, prescrive rigorosi castighi a quei sudditi che da Stat’alieno in alieno fanno capitare, o condur, sali; osservand’anco dalla polizza del carico, che per non esser il Moretti sospetto, meno in essa è stato nominato. Come però quest’introduttione è di grave pregiuditio ai publici interessi, che ben si comprende dal sudetto decretto 1670, massime a questi confini, e in testa di mercante suddito, che può colle corrispondenze farlo dilattare, così ho stimato mio debito sottoporre ai sapientissimi riflessi di Vostre Eccellenze quest’humilissimi miei sentimenti, per quelle deliberationi che giudicassero impartire alla mia obedienza, che serviranno di regola anco in avvenire.
In questo punto, che son per chiudere le presenti, mi capita avviso, c’altro vascello di sale si ritrovi ai Brioni (?), attendendo il tempo propitio per portarsi a Trieste; immediate spedisco a quella volta la fusta in traccia dello stesso, vedendo la frequenza di tale pregiudicialissimo trasporto vado dubitando che vi possi esser qualche partito, probabile dalla penuria de’ sali non fabricati l’anno passato a Trieste.
Il che tutto celermente notifico alla Serenità Vostra con la fellucca e soldati di questa guardia, acciò nel tempo stesso portino la necessità di biscotto per suo alimento, necessario anco per il pressidio di Pola, e che dalla mia divotione sino in lettere di 4 ottobre, supplicai di provedimento, oltre li remi, per la difficienza de’ quali si va rendendo inhabile la fusta istessa. Gratie etc.
Capodistria, a’ 18 novembre 1677.
Anzolo Moresini, Podestà e Capitanio.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 60.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.