2 settembre 1677 Alberto Barbaro
Dispaccio del 2 settembre 1677
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
pocho tempo sono che nella città di Trieste sono stato scoperti infiniti miracoli d’un imagine della Beata Vergine, riposta fuor della porta detta Cavana sotto la Curia delli frati della Misericordia, et per che mi ritrovo io infelice, humilissimo servo di cadauna dell’Eccellenze Vostre, privo di luce, come gl’è benissimo noto, imploro che dalla publica sopragrande carità et infalibile sapienza dell’Eccellentissimo Senato mi sia concessa desiderata gratia, che possi personalmente portarmi a quella devotione dell’instessa Beatissima Vergine un giorno essendo di ritorno alla carica la sera, per poter implorare dalla Divina Misericordia la sospirata gratia che può quella concedermi, havendosi sin hora veduti infinità de’ miracoli per quanto mi è stato rapresentato. Starò attendendone dalla publica carità la sospirata gratia, obligandomi d’implorare appresso Sua Divina Maestà, per l’esaltatione et gloria di questo Serenissimo Dominio, et cadauno dell’Eccellenze Vostre, a’ quali riverente mi inchino. Gratia.
Muggia, li 2 settembre 1677.
Alberto Barbaro, Podestà.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 60.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.