31 marzo 1681 Valerio da Riva
Dispaccio del 4 maggio 1681
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
ricevut’il denaro ultimamente delliberato dall'Eccellentissimo Senato per queste militie, et a quello unitovi quel puoco si rittrovava in questa Camera, ho le medesime consolate delle loro paghe, e restano sodisfatte per tutt’aprile caduto, come mostra il ristretto che all'Eccellentissimo signor Savio Cassier hoggi divotamente trasmetto. Si va maturand’altra paga, e son pur in obligo di corrisponder all'Eccellentissimo signor Proveditor alla Sanità li suoi salarii di due mesi, et alli condoti ancora non puoche summe; ond’humiliandomi alla Serenità Vostra imploro efficacemente altr’aggiustata et solecita missione, non essendo per capitare in questa Camera prima di luglio alcuna summa, né rittrovandosi in essa che lire mille di raggione di decime del clero, scosse dal predetto Eccellentissimo signor Proveditore, il quale contribuendo vigillante fruttuosa applicatione, in molti affari alla sua virtù dalla Serenità Vostra raccomandati, ha anco indefessamente acudito a quello principalmente li è commesso della salute, stabelita per gratie del Signore Dio in ogni parte, non essendo da tutto decembre in qua accaduto nell'Austria, Stiria et Carinthia verun contaggioso accidente, falsi tutti li divulgati, che però questa afflita et miserabile provincia gioisce nella speranza che tiene di vedersi ben presto restituita alla primiera libertà del comercio, e solevata dalle molestie che le provengono dalle militie sparse a’ diversi posti; quali, benché con ordeni severi si procuri trattenerle in dovere, non resta che, luntane dal publico Rappresentante e suoi offitiali, non portino incomodi e tengano quasi in contributione li siti dove si rittrovano. Gratie etc.
Capo d'Istria, 4 maggio 1681.
Valerio da Riva, Podestà e Capitanio.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 64.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.