31 marzo 1681 Valerio da Riva
Dispaccio del 16 maggio 1681
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
in ubbidienza humilissima delle ducali di Vostra Serenità 12 aprile caduto, ho fatto sotto li 10 corrente ammonire in nome publico li aggenti della Communità di Città Nova a dover nel termine d'un mese trasferirsi nella Dominante, a difinire l'interesse che la medesima Communità tiene con li nobil huomini Pizzamano e Zorzi, furono colà Rettori. È anco qui comparso Zorzi Farolfo, Nuncio elletto, e, così egli instando, gl’è stato consignato, col fondamento delle sodette ducali, il denaro che alla summa di circa sessanta ducati si rittrovava in questa Camera per conto della Communità sodetta, et attende congiuntura d'imbarco per esser costà a prosseguire la sopradetta causa, che cagiona alla Communità dispendio più rillevante dell'affare di che si tratta; ond'è raccomandata alla publica pietà la solecita espeditione della medesima, dilungata malitiosamente con bugiarda assertione che il Magistrato al quale è la stessa causa devoluta non si sii riddoto, consontosi perciò tutt'il denaro, così che non può l'Illustrissimo publico Rappresentante in quella città rimaner sodisfato de’ suoi salarii. Gratie etc.
Capo d'Istria, 16 maggio 1681.
Valerio da Riva, Podestà e Capitanio.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 64.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.