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10 aprile| 1646 Zuan Andrea Malipiero

Dispaccio del 8| marzo| 1647|

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
la notte di 19 febraro passato è stato, d’ordine dell’Illustrissimo signor Giacomo Dolfin, Podestà di Dignano, retento nella propria habitatione padre Maglizza di Fillipano; hautane io la notitia, per esser nuovo habitante, ho ricercato Sua Signoria Illustrissima di desistere da altre novità e consignare il processo al mio Vice Cancelier colà espedito; né havendolo potuto rimuovere, anzi proseguendo contro la persona di esso nuovo habitante, m’ha dato occasione di replicargli; né pur questo essendo valso, et vedendo che questo Reggimento resteria grandemente pregiudicato nell’auttorità che tiene sopra novi habitanti, particolarmente raccomandati al medesimo con molte publiche deliberationi, ho rissolto come faccio di portarne riverente notitia a Vostra Serenità, perché si compiacia dechiarire anche in ciò la sua volontà, acciò il sudetto Illustrissimo signor Podestà s’astenghi non solo di proseguire nel caso di esso Maglizza, ma di non devenire ad alcun atto civile e criminale contro novi habitanti, essendo questi totalmente soggetti alla sopra intendenza del Regimento di Raspo, com’anco ultimamente è stato da Vostra Serenità dechiarito. In oltre questo signore Illustrissimo non ha voluto conceder, conforme l’ordinario, al mio Vice Cancellier la publicatione de’ miei proclami, concernenti matteria de’ nuovi habitanti; anzi intendo habbi lui fatto publicar proclami sotto pena de ducati 50 ch’alcuno non somministri aiuto o sussidio ad alcun novo habitante; et ne invierei a Vostra Serenità la copia, se richiesta non fosse stata negata. Onde, caminando a questo segno le sue operationi, non posso che riverentemente rappresentarle alla Serenità Vostra, col candore solito di mia ingenuità et col solo oggetto del publico servitio. Gratie etc.

Pinguente, di 8 marzo 1647.

Zuan Andrea Malipiero, Capitanio a Raspo.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.