10 aprile| 1646 Zuan Andrea Malipiero
Dispaccio del 1| aprile| 1647|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
ho con altre mie riverentissime di 8 del passato rappresentato alla Serenità Vostra quanto era stato operato dall’Illustrissimo Dolfino, Podestà di Dignano, in sprezzo di questo Reggimento, et a pregiuditio de novi habitanti raccomandati a questa carica. Continua però questo signore nelle stesse operationi, et come haverei desiderato che la mia sofferenza et la placidezza con cui sempre mi son espresso seco havessero valso a fermar il caso di portar nova molestia all’Eccellenze Vostre, così non ho potuto far di meno di non rappresentarle che per suo ordine sono stati fatti da nuovo arrestare due novi habitanti senza sapersi la causa, et non ostante che lo havessi ricercato a desistere dall’essecucioni contro d’essi, nulla si è curato, poco stimando, anzi niente, l’auttorità di questo Reggimento, che in materia de novi habitanti riesce molto conspicua. Per troncar li disordini maggiori, viene chiamata la publica prudenza alle proprie rissolutioni, che voglio anco sperare a sostenimento del decoro di questa carica, et a diversione de’ pregiuditii che sempre più incontrano queste povere genti dall’auttorità pretesa da questo, sempre con forme non dovute per alcun rispetto. Gratie etc.
Pinguente, a’ primo aprile 1647.
Zuan Andrea Malipiero, Capitanio a Raspo.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.