10 aprile| 1646 Zuan Andrea Malipiero

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
col rittorno del Capo Zorzi d’Abram di Candia sono stati condotti et consignati in questa monitione moschetti numero cento, forniti dieci barilli di polvere e due cascette di balle da moschetto inviate dalli Magistrati dell’Arsenal et Artigliarie, per essecutione di terminattione della Serenità Vostra, et come in ducali di 22 marzo decorso, essendo il tutto ben governato e custodito nella predetta monitione. Il sudetto Capo Zorzi et compagno per la custodia prestata all’armi, che hanno accompagnato alli predetti magistrati, levate dalli castelli di Colmo e Draguch, che non servivano ad alcuna fontione, non sono stati dalli predetti magistrati sodisfatti, né anco per la ricondotta dell’armi inviate nella detta monitione; volendo che da me sia fatta seguire la sodisfattione stessa, com’anco al patron Pietro Cingano, per il nollo della sua barca, d’haver condotte dette armi da Capo d’Istria in Venetia, che sono lire 18 giust’all’ordinario, e perché non tengo commissione da Vostra Serenità in questo particolare, mi è parso di ciò portarne alla publica sapienza, che quando così commanda essequirò prontamente. Altre ducali della Serenità Vostra di 30 marzo sudetto, in quali m’incarica far proviggione sopra questo territorio di cinque cento sachi di vena e spelta, per il sostenimento della Cavalleria di Dalmatia e Candia. Ma dovendo riverentemente rappresentarLe et affermarLe che sopra lo stesso territorio è impossibile rittrovarne minima quantità, poiché l’annata passata è riuscita scarsissima in questa provintia, havendo questi poveri sudditi terminato tutto il più che potevano, non essendole rimasto modo da mantenersi il vito, et languiscono la maggior parte della fame; ne porto riverentissimo alla notitia della Serenità Vostra per la propria deliberatione. Gratie etc.

Pinguente, li 8 aprile 1647.

Zan Andrea Malipiero, Capitanio di Raspo.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 41.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.