20 aprile 1681 Domenego Corner
Dispaccio del 20 aprile 1681
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
ritrovai, sin nell’ingresso mio a questa caricha, il publico pallazzo in stato così ruinoso che l’esprimerlo alla somma sapienza della Serenità Vostra mi si rende impossibile, mentre ottimamente comprenderà dall’applicatione gravissima dell’Illustrissimo et Eccellentissimo signor Francesco Diedo, fu Avogadore in questa provincia; fatto far da’ periti inferire il bisogno d’all’hora, fu li 18 aprile 1678, come dall'occlusa copia, e sin’al presente reddoto a peggior conditione, affatto inhabitabile, che l'Illustrissimo mio precessore s’era ristretto con l'habitatione nella cuccina, ed io col consumo delle misere mie sostanze, e pericolo delle vite, ho trascorso la cruda invernata passata. La dura neccessità però mi rende obligato raccordare alla Sublimità Sua questa estremo bisogno, a’ fine si degni spedire le celeri ed opportune commissioni a chi s'aspetta, per riparare alla meglio all'imminente caduta, e restar possi a ricovero de’ Rappresentanti, e del tempo mi resta oltre gl’otto mesi ch’ho infelicemente soggiornato; ciò essendo parso del riverentissimo mio ossequio d’implorare dal sovrano beneplacito della Serenità Vostra alla sublime clemenza, della quale humilissimo m'inchino. Gratie etc.
Portole, 20 aprile 1681.
Domenego Corner, Podestà.
Allegato: nota delle riparazioni necessarie alla restaurazione del palazzo pretorio di Portole (1 c.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 64.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.