25 settembre| 1682 Giulio Pasqualigo
Dispaccio del 25 settembre| 1682|
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
sotto li 9 del corrente approdati in una delle spiazze di questa giurisditione, con una barcheta, tre soldati senza alcuna fede di Sanità, et avvisato dalle guardie che ivi assistevano, immediate mi portai a quella volta, et fatto prender i costituti delli medesimi, asseriscono d’esser soldati fuggiti da Zara dalla fusta del Capitan Vecco Cernizza; quali, da’ soldati Cernide fatti condure sotto questa terra, gli posi in contumacia in una chiesa posta in Monticello, altre volte pratticato lo stesso nella materia di Sanità, con guardie per la custodia de’ medesimi, acciò non prattichi alcuno colli stessi. Portai immediate la notitia con mie lettere, et missione de’ costituti, all’Eccellentissimo signor Proveditor alla Sanità in Istria Giustinian, per le proprie deliberationi; et, con il solito della sua indeffessa applicatione in servitio della Patria e della commun salute, si portò da Capod'Istria, tutto che il tempo sia stato sinistro, piovoso in questa terra, dove, havendo cavalcato per la giurisdittione et riveduto gli posti, ha aggionto nelli luochi più neccessarii altri soldati, per assicurarsi maggiormente d’ogni inconveniente che potesse succedere; sì che, impartiti li suoi prudentissimi e zellantissimi ordini per far la buona dirrettione, ha fatto levare li sudetti soldati fuggitivi per la materia della Sanità, et condotti nella fusta che si ritrovava alla sua obbedienza in porto Rabaz, se ne è partito pur questa mattina per terra alla volta di Dignano; et sì come è stata fruttuosa la sua comparsa in questa parte, vicina a’ confini austriaci, così sarò per ubbidire, con quel debito che i ricerca la carica et con le diligenze proprie che dalla mia debolezza possono provenire, li ordini lasciati dall’auttorità di quell’Eccellenza nel ben servire la Patria in materia così importante; di che ho stimato proprio, col solito del mio riverentissimo ossequio, raguagliare la Serenità Vostra. Gratie etc.
Albona, 25 settembre 1682.
Giulio Pasqualigo, Podestà.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 65.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.