23 settembre 1682 Zuan Pier Barozzi
Dispaccio del 28 dicembre 1682
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
risorto da mortale indispositione contratta alla mala influenza di quest’aria, che pure infestò ogn’uno di mia famiglia per il corso di più mesi, sperai poter riparar in parte le gravi giatture sofferte colla pronta consecutione de’ salarii destinati dalla Publica Munificenza a questo Reggimento, che consistono in ducati otto, soliti darsi dalla Camera di Capo d’Istria, che si ritragono dalli datii delle palludi e valli di San Pietro et Santa Lucia; ma incontro che, doppo haver servita la Serenità Vostra in questa Reggenza il corso di 4 mesi e più, senza Camera, né anco per poter sovenirmi nell’urgenze del mio pericoloso stato decorso, anco al presente ricusa l’Eccellentissimo signor Podestà e Capitanio di detta città di Capod’Istria contribuirmene la sodisfatione per li decorsi, et pure a’ miei precessori m’è noto essergli stat’anco anticipatamente corrisposti; a questo mio infortunio s’esprime lo stesso Eccellentissimo signor Podestà e Capitanio dar mottivo la mancanza di danaro di ragione di questa Communità, debitrice di limitatione alla Cassa dell’Eccelso Consiglio di Dieci; ma finalmente, se bene privilegiato è il credito di quella Cassa, non va senza privilegio quello de’ salarii di chi attualmente serve la Serenità Vostra, et massime in persona e di poche fortune provista, e da’ molti infortunii abbattuta, come sono io; accoppiata riceveranno Vostre Eccellenze la terminatione dell’Eccellentissimo Donà, già Podestà e Capitanio di quella città, che in relatione a’ publici commandi ha stabilito il salario stesso, et da quali rendite retraher si debba, perché, riguardate con occhio benigno la Serenità Vostra le mie premure, si degni di commandare allo stesso Eccellentissimo signor Podestà e Capitanio la soddisfatione de’ miei decorsi e futuri salarii, onde men gravoso il tedio della solitudine in questa città spopolata si renda al vivissimo desiderio ch’ho d’impiegare sempre tutto me stesso all’obedienza de’ regii cenni del mio adorato Prencipe. Gratie etc.
Città Nova, 28 decembre 1682.
Zan Piero Barozzi, Podestà, con giuramento.
Allegato: copia della terminazione del rettore di Capodistria Leonardo Donà, riguardante la preservazione di un fondo della Camera da destinare al bene della popolazione della provincia (1 c.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 65.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.