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31 marzo 1681 Valerio da Riva

Dispaccio del 17 giugno 1682

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
per cert’avviso molesto, capitat’a cotest’Eccellentissimo Magistrato alla Sanità, ch’in Lubiana, città metropoli del Cragnio, fusse penetrato il contaggio, io da questa parte non mancai, subito che tenni le commissioni, di rintracciarne il vero, come m’è riuscito, mentre da’ confidenti e da quella città e da Gratz vengo assicurato esser l’un e l’altra in stato di perfetta salute, non essendo l’una mai stat’invasa dal male, e l’altra per la Dio gratia totalmente liberata; tutto che dal Cragnio, cauto e guardingo quanto si conviene in sì gelosa materia, non le venghi per ancora concessa la pratica. Sono distinte particolarmente le lettere che sopra ciò mi scrivono li signori Conte di Gallembergh, e Baron d’Engelsauh, l’uno Luogotenente, l’altro Esattore del Cragnio, e concludenti sono i loro attestati dello stato di perfetta salute di quel ducato, contenendosi il contaggio ne’ luochi già avvisati della Stiria, e di là dal fiume Saon, supra di cui quei signori del Cragnio tengono numerose e dilligentissime guardie, come pur fano supra la Sava, operando da per tutto con somma cautella e rissolutione. Ho creduto mio humilissimo debito di renderne di tali notitie, ch’incontrano nell’universali contezze che d’ogni intorno capitano, partecipata la Serenità Vostra, sapendo quant’in tali casi consilino quegl’avvisi che rendono vane le nuove funeste. Al Magistrato Eccellentissimo tutto diffusamente partecipo e faccio mostrare le stesse lettere originali che mi sono pervenute; delle quali pure sotto l’occhio di Vostre Eccellenze n’humilio le copie. Gratie etc.
Capodistria, a’ 17 giugnio 1682.

Valerio da Riva, Podestà e Capitanio.

Allegati: dispacci del conte di Gallembergh e del barone d’Engelslaus al rettore di Capodistria, concernenti lo stato del contagio (3 cc.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 65.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.