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8 aprile 1651 - 1652 Marco Bembo

Dispaccio del 21 agosto 1651

N. (senza numero).

Serenissimo Principe,
E’ caduto un mese da che capitato alla custodia di questo canale il signor Georgio Mladineo, Sopracomito della gallia Brazana, rimane constituto a necessità di dannaro, consumato havendo come mi rapresenta ciò, che li fu soministrato dall’eccellentissimo signor Generale per l’occorenze diverse della stessa gallea e sue genti; e rinovandomi li sensi della detta eccellenza che io lo tenghi proveduto, stand’a questa guardia, si come hebbe il comodo di fermarsi preccedentemente a lui il signor Sopracomito Arbesano, io riddotto a languire nelle callamità estreme, anco per quello fa bisogno per queste militie e barch’armade, nella presente sospensione massime dell’essito di Sali, resto adolorato non puoterlo consolare. E tutto che tant’altre precedenti gallee, ch’han assistito a queste barche, si tenivano sovenute nel tempo medemo da Zara ad ogni modo non parmi complire al Publico servitio ch’egli signor Sopracomito pratichi, come faceva il signor Arbesano sudetto, gl’agravii de contributioni delle barche e vassello che colle vittuarie e mercantie escono e vengono dal canale, da che non solo insorgerebbero le strida de tutti, che finalmente da tanta novità convennerò questi sudditi con Ambasciatori espressi portare alla Serenità Vostra, me restarebbe chiuso anco l’addito alli soccorsi, pur troppo bisognevoli di questa piazza, che in questa guisa verebbe rissentire forme d’assedio. Non è però di minor rifflesso il stato calamitoso della detta gallea, construita come mi rapresenta esso signor Sopracomito nel lungo servitio, a grossissimi avanzi di che nascendo il discontento di tutti, all’assistenza massime di questo posto, in faccia vicina di una piazza inimica, mi fa pensare a ciò che può partorire la miseria e disperatione loro tutto che avertito e molto zelante sii il detto signor Sopracomito. Queste stesse riverentissime considerationi ho portate al detto eccellentissimo signor Generale per li dovuti repieghi, mancand’a me nel stato presente totalmente il modo di suplire all’occorenza della predetta gallea, nè resto di rapresentarl’all’infalibile sapienza dell’Eccellenze Vostre dalle quali attenderò li proportionati sussidii, quand’habbi io d’haver l’incarico di tenir suffragato anco non solo la gallea stessa, ma pur l’altra colle barch’armade, che s’attendono da Zara, come humilissimo alla Serenità Vostra con precedenti mie signifficai. Gratie etc.
Cattaro li 21 agosto 1651.
Marco Bembo Proveditor Estraordinario.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Cattaro, b. 2.
Trascrizione di Giulia Giamboni.