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29 luglio 1682 Bernardino Michiel

Dispaccio del 13 agosto 1682

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
subito gionto a questa carica ho, con humiliatione, la più riverente, partecipato a Vostra Serenità la distributione della maggior parte dei 500 ducati, consegnatemi in Venezia, alle due Compagnie de fanti, che stano sotto l’obbedentia dell’Eccellentissimo signor Proveditor alla Sanità Giustiniano, che ne rimanevano creditrici. V’aggionsi ch’il resto haverebbe potuto servire sino ai 20 del corrente, doppo il qual tempo era di neccessità che l’Eccellenze Vostre degnassero rifflettere al bisogno delle medesime, perché in diffetto delle loro paghe vi sarebbe stato il pericolo, mentr’essistono di guardia sopra li confini arciducali, di non haverle obbedienti, con evidente dubitacione ch’inoltrandosi nei luochi interdetti per procacciarsi il vivere, non havessero con tal mezo potuto introdure quei malori, che Dio Benedetto si compiaccia tener sempre lontani dallo Stato di Vostra Serenità.
Hora devo rinovare alla publica intelligenza che, cresciuto in questo tempo il numero delle stesse militie, con la sopravenienza d’un’altra Compagnia et d’una squadra de 12 cavalli, s’è fatta anco maggiore la spesa, onde quel danaro, che doveva servire sino ai 20 di questo, sta vicino ad esser intieramente consunto, e però la providenza sovrana dell’Eccellenze Vostre viene chiamata a qualche solecito soccorso, perché se le diligenze, sin qui impareggiabili, dell’Eccellentissimo signor Proveditor Giustiniano hanno valso a tener lontani li pericoli, non potranno già, in mancanza de’ soldi, havere il medesimo rissultato in avenire.
Da questa Camera non può l’Eccellentissimo Senato sperare alcun sovegno, mentre l’ho rittrovata tanto essausta che sino al prossimo decembre non sarà in stato d’alcun contamento, e quale si sia tenerà l’obbligatione dell’ordinarie spese che accadono alla giornata. Ella conseguisse annualmente d’entrata lire 61.648, et ha di spesa lire 68.967; onde trascende la spesa di più dell’entrata lire 7.319; apparisce sbilanciata in tal modo per la balotacione dei salarii de gl’Illustrissimi signori Consiglieri, che, conseguendoli per il passato nella Dominante, hora hanno trasferito l’obligo a questa povera Cassa. Passino queste devote considerationi sott’i rifflessi sapientissimi di Vostre Eccellenze, mentr’io non vorei la nota d’haver trascurate quelle noticie che toccano il loro interesse. Sarà parte mia l’avisare tutti gl’emergenti che reguarderanno il publico servitio, e l’obbedire a quanto dalla Serenità Vostra mi sarà prescritto, come non  protesto inalterabile l’impegno. Gratie etc.
Capod'Istria, 13 agosto 1682.

Bernardin Michiel, Podestà e Capitanio.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 65.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.