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29 luglio 1682 Bernardino Michiel

Dispaccio del 25 agosto 1682

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
per consolare l’humili instanze di questo Illustrissimo Consigliere Trivisano, si compiacque Vostra Serenità radriciar commando all’Eccellentissimo Riva, mio precessore, che d’ogni dannaro di questa Camara pottessero esserle pagati ducati 39, grossi 18 buona valuta al mese di suo salario. Simili espressioni si contengono in ducali 21 genaro passato, ma perché alla sola persona del mio precessore vedo impartita tale facoltà, et essend’egli già partito, e per consequenza terminata, ho perciò giusto motivo d’avanzare alla Serenità Vostra riverente raguaglio, per quelle deliberacioni che la Sua prudenza riputasse più opportune.
Qualche dubitatione ancora mi sta a cuore di poter prender equivoco sopra la generale espressione di farsi tal pagamento d’ogni dannaro di questa Camara; minore parmi che quello dovuto alla Cassa dell’Eccelso Consiglio di Dieci, ed in Cecha, non venghi per alcuna causa dispensato.
Poiché io possi però ben essequire, senza essitanza, il sovrano commando dell’Eccellenze Vostre, Le supplico humilmente prescrivermi qualsia il Suo volere, che sarà a misura del proprio riverentissimo debito intieramente honorato. Gratie etc.

Capodistria, 25 agosto 1682.
Bernardin Michiel, Podestà e Capitanio.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 65.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.