29 luglio 1682 Bernardino Michiel
Dispaccio del 30 agosto 1682
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
con mie humilissime lettere di dieci spirante raguagliai Vostra Serenità esservi sette dacii inaffittati, et che andavo continuando l’applicationi sopra l’incanto per vedere di deliberarli.
In questo tempo m’è occorso poterne affitare due. Quello della grassa per lire 200 buona valuta, conforme la passata condotta, et quello della Valle di Sant’Elena [o s. clen, o s.clere] per lire 600 pur buona valuta, che sono lire 130 di più della volta passata. Gl’altri, per quanto vaddo vedendo, caminaranno per conto publico, e ciò succederà con mio gran sentimento, perché saranno la maggior parte consumati in spese de’ ministri. Quello dell’imbottadura, che è di maggior rillevanza degl’altri, haverebbe l’incontro, come accenai alla Serenità Vostra, con le sopradette mie lettere, quando assentisse che pottesse esser deliberato unito a quelo dell’hostarie, l’uno et l’altro senza veruna diminutione della scorsa condotta, ma non havendo sin qui riccevuti i publici beneplaciti, rimane anch’esso innaffittato, non ostante che siamo al tempo dell’essatione. Per quello della cornaria di Grisignana, m’è stato offerto lire 350 buona valuta. La passata condotta fu deliberato per 440, onde, col degrado di lire 90 buona valuta, non ho stimato prestar orechie all’essibitione. Attenderò i cenni riveriti dell’Eccellentissimo Senato così per questi, come per quelo della nova imposta de’ sali, che non havendo havuta la publica aprovatione, forse per le alte conditioni ricercate da chi l’abboccò, resta in sospeso la deliberatione e l’importanza sua, chiama il sovrano ripiego di Vostre Eccellenze. Gratie etc.
Capodistria, 30 agosto 1682.
Bernardin Michiel, Podestà e Capitanio.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 65.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.