29 luglio 1682 Bernardino Michiel
Dispaccio del 10 settembre 1682
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
la saliera di Zaule, che a causa de’ correnti sospeti rimaneva chiusa, hora, gracie a Dio, è aperta con maggiore confluenza di prima. Il dacio di Vostra Serenità non può esser dirreto con buona regola, mentre non ha stabilito cosa alcuna sopra il medesimo. Da quelli che l’abboccorono m’è stata presentata l’annessa supplica, onde a publica cautella ho datt’ordine per l’essatione sino che mi provenghino le risposte a due mano d’humilissime scritte a Vostra Serenità li 10 e 30 del scaduto. In tanto rimmetto sotto i sapientissimi rifflessi l’ultima polizza d’incanto, che contiene l’offerta con le conditioni desiderate, et con la sottoscritione de’ piezi. V’unisco anco quella dell’anno antecedente, acciò la maturità publica possa comprendere i daciarii, et deliberarne il più opportuno. Anco il dacio delle rendite di Digniano resta indeliberato, per non esservi l’approvatione di Vostre Eccellenze. Quello dell’imbotadura non è possibile affittarlo, havendone reso esperienza tante repliche fatte a tal effetto sopra l’incanto. Avanzatasi però la staggione, e ridotti hor mai al tempo delle riscossioni, non so qual partito prendere, se non deliberarlo unito a quello delle hostarie, l’uno et l’altro senza alcun degrado. Rissolutione che doverò abbraciare ben presto, quando non mi giunghino commandi in contrario della Serenità Vostra, acciò il suo interesse non ricceva pregiudicii. Quello del pane, non potendo haver miglior fortuna degl’altri, procurarò affittarlo in poste separate, e vedere con quel mezo di sostenerlo alla misura della passata condotta. Gratie etc.
Capodistria, 10 settembre 1682.
Bernardin Michiel, Podestà e Capitanio.
Allegato: liste dei dazi affittati (4 cc.); supplica di un daziere per l'estrazione dei sali dalla saliera di Zaule (1 c.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 65.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.