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29 luglio 1682 Bernardino Michiel

Dispaccio del 7 ottobre 1682

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
per illuminare l’Eccellentissimo Senato di qual rendite siano i benefficii ecclesiastici di questa provincia, che s’attrovano senza il requisito del possesso temporale, comandato da tante leggi, io non trovo altro modo, né più facile, né più sicuro, quanto rimettere a Vostra Serenità notta distinta, estratta dal cattastico, di quanto cadaun benefficato e posto in decima. Mi persuado che dalla medesima haveranno Vostre Eccellenze sicuro motivo di dissumere l’entrata di ciascheduno, se bene osservo esservi molti nomi non formati debitori, senza poterne comprender la caggione, et quanti pure privi del possesso temporale.
Circa poi al pagamento che doverà importare il possesso sodetto, consiste a questa parte in un sol ducato per possesso, dovuto per antichissima consuetudine a’ ministri che s’impiegano nel registro della ducale, et altri atti neccessarii per questa solenità. Che è quanto devo per debito di sovrani comandi 19 scaduto esprimere a Vostra Serenità. Grati etc.
Capodistria, 7 ottobre 1682.

Bernardin Michiel, Podestà e Capitanio.

Allegato: nota dei benefici ecclesiastici della provincia dell'Istria, con l'esclusione di quelli del territorio di Raspo (7 cc.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 65.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.