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29 luglio 1682 Bernardino Michiel

Dispaccio del 19 ottobre 1682

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
è ridotta questa città in strettissima angustia de’ formenti, né può, coll'essempio del passato, farne provissione nei vicini Stati, per causa dell’interrotto comercio et de’ passi serrati. Dall’Albania, che soleva capitarne in gran copia, non se ne vede un grano a cagione della scarsa raccolta provata quest’anno; onde, in tali ristrettezze, questo Collegio delle Biave ha preso parte d’espedire nella Dominante un elletto cittadino, acciò possa farne la provigione di tre mille stara.
Avanti però d’essequire questa deliberatione humilia col mio mezo a Vostra Serenità le più riverenti suplicationi, perché degni graciosamente permetterle l’estratione. Io accompagno le voci de’ tanti fedelissimi sudditi, e di tutta la città, per conseguimento del generoso sovrano decretto, che servirà a solievo e respiro d’un numeroso popolo, che vive obbedientissimo a Vostre Eccellenze, gratie etc.
Capodistria, 19 ottobre 1682.

Bernardin Michiel, Podestà e Capitanio.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 65.
Trascrizione di Umberto Cecchinato