29 luglio 1682 Bernardino Michiel
Dispaccio del 21 ottobre 1682
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
non ostante le moltissime esperienze da me fatte sopra l’incanto per deliberare il dacio del pane, non è stato possibile trovar alcuno che lo abbochi, né per puoco né per molto. Il pregiudicio che haverebbe rissentito quando fosse corso per conto publico m’ha insinuato doverlo accordare in poste separate, obligando le pistorre a raguaglio della quantità del pane che fabricano corrispondere, un tanto per cadauna al mese, nella publica Cassa; onde spero con tale partito dovermi accostare al prezzo dell’antepassate condotte, eccettuato quella dell’avena scaduto, che, per essere stata molt’eccedente dell’altre, chi lo levò sogiacque a notabile discapito, e prese documento di tralasciarne l’essercitio, considerato molto più pericoloso da chi si sia nelle presenti gravissime contingenze de sanità, che tengono i passi serrati.
Se non mi capitaranno dunque ordini in contrario della Serenità Vostra, mi regolarò con queste misure, reputandole senza dubbio meno pregiudiciali al publico interesse.
Humilio con quest’occasione a Vostre Eccellenze l’occlusa suplica prersentatami dalla Compagnia de’ Bonbardieri de questa città, la quale si duole esser senza Capo et senza il neccessario essercitio militare. Acclamano essi Bonbardieri la persona di Gasparo Albertini, che per il corso di moltissimi anni le fu dirrettore espertissimo. L’ho fatto chiamare alla mia presenza, e, ricercato se assumerebbe l’incarico dell’essercitio e dirrettione loro, con qualche sparagno della publica Cassa, m’ha risposto haver pronta l’obbedienza al servitio del suo Prencipe, col vantaggio publico di quatro anni senza salario, con un solo peso di biscotto dal mese ad un agiutante, mentre passati gl’anni quatro le sia dalla Sovrana Munificenza assegnata poi quella mercede che li Capi precessori suoi, et egli stesso, ha in altri tempi conseguito. Non ho stimato lasciar cader questo vantaggioso progietto all’Eccellenze Vostre, ma rappresentarglielo con devotione per quei espedienti che conosceranno aggiustati al bisogno. Gratie etc.
Capod'Istria, 21 ottobre 1682.
Allegato: supplica della compagnia di bombardieri di Capodistria al rettore, per la nomina di un capo (1 c.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 65.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.