29 luglio 1682 Bernardino Michiel
Dispaccio del 11 novembre 1682
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
dall’ingionta scrittura presentatami vedrà Vostra Serenità la rinoncia fatta da Alberto Albertini del dacio delle rendite di Dignano, che le fu deliberato diversi mesi sono dall’Eccellentissimo mio precessore. Comprenderà la Sapienza Publica provenire tale rinoncia dal non esser stata approbata la deliberatione medesima, et dal tempo scorso, che lo fa temere de’ pregiudicii al proprio interesse. Io non ho sin qui trascurata alcuna parte valevole a mantener l’essatione nel suo vigore, come appunto se fosse corsa per Serenissima Signoria, onde coll’elletione d’essatore, et con repplicate raccomandationi a quell’Illustrissimo Rettore, sperarò che la Serenità Vostra possa haver rissentiti discapiti. Mi viene suggerito da qualche persona che, se fosse tentata sopra l’incanto nova deliberatione, potesse con i patti vechi e modi usati esser abboccato. Ne porto a Vostre Eccellenze riverite il raguaglio, per quelle deliberationi che stimarano convenire al publico riguardo. Gratie etc.
Capodistria, 11 novembre 1682.
Bernardin Michiel, Podestà e Capitanio.
Allegato: rinuncia al dazio delle rendite di Dignano, da parte di Alberto Albertini (1 c.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 65.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.