23 dicembre 1683 Nicolò Barbarigo
Dispaccio del 24 dicembre 1683
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
decorato dalle generose gratie della Serenità Vostra, inchinate con profondissimo ossequio, ho intrapreso di buon cuore e con ambitione infinita il peso di questa carica. Diffettivo della neccessaria suficienza, ricco solo d’infervorato zelo, valeranno di sicura norma alla scarsezza de’ miei talenti le degne operationi dell’Eccellentissimo Michiel preccessore, e gl’esempi memorabili che mi lascia. Con virtù singolare, segnalando il suo distintissimo merito, ha saputo produrre frutti corrispondenti all’espettatione a vantaggio di Vostre Eccellenze e contento de’ sudditi, che, sommamente consolati del glorioso governo, l’accompagnano nella partenza con incessanti benedittioni. Accolto pure il mio arrivo con rimostranze non inferiori, anzi venerati i preciosi freggi che mi rendono adorno della publica Rappresentanza, hanno evidentemente contrasegnato il godimento che nutriscono di viver e morire sott’i felicissimi auspitii di questo Serenissimo Dominio.
Scortato dall’aura riverita di Vostra Serenità, ch’in me traspira con humiliatione devota, procurarò drizzar i passi per quella via che possi condurmi a supplire alle parti tutte di vigilanza e giustitia, et a meritare un benigno gradimento.
Come però in altr’incontro, nelle primitie di mia gioventù, diedi saggio del rassegnato concorso de’ miei voleri ai sovrani comandi dell’Eccellenze Vostre, così in questa, che mi rende maggiormente qualificato, dimostrarò il pieno desiderio che tengo di sacrificar tutto me stesso nell’adorato servitio della Patria. Gratie etc.
Capo d’Istria, 24 decembre 1683.
Nicolò Barbarigo, Podestà e Capitanio.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 66.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.