29 luglio 1682 Bernardino Michiel
Dispaccio del 13 aprile 1683
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
in adempimento de’ sovrani commandi di Vostra Serenità, espressi in ducali 13 febraro scaduto, ho fatto restaurar la mura di questa città verso porta maggiora, che minaciava instantanea caduta, ed è stata tale la mia applicatione, ed assistenza all’opera, che se bene fu dall’ingordiggia de’ periti figurata di spesa lire 1.437, ad ogni modo, col voler che tutto cada sotto il mio occhio, non ha trapassato lire 249, soldi 12, copres’anco diversi altri lavori intorno esse mura. Questa suma è stata tratta dal dennaro di decime e sussidii del clero dispensati dalla Serenità Vostra con le sopradette riverite ducali, né di tal ragione altro s’attrova in Cassa che lire 108. Dovendo però obbedire all’altro commando dell’Eccellenze Vostre, espresso nelle sopracenate commissioni, di far refabricare li 25 passa di muraglia, che per la forza del vento cadé nel mese di febraro scorso, devo dirLe mancarmene il modo per la privatione di danaro di tal nattura, se pure Vostra Serenità non concoresse a dispensarmi anco quello delle decime sopra l’utilità certe, ed incerte nel qual caso sperarei unito a quello del clero, poter far adempire l’opera, che certo è neccessarissima.
Vengo però impulsato da questi cittadini dover humilmente esponer a Vostra Serenità come infinitamente sarebbe desiderata, per sicurezza maggiore della città, una piatta forma nel luoco che deve esser redifficato, giusto al dissegno che hanno fatto fare, et che qui unito trasmetto sotto il publico ochio. Io però non ardisco interponervi instanze, perché veddo dall’annessa peritia volervi di spesa ducati 1.500, che se bene potrebesi minorare, et vi sia la speranza di ridurla a ottocento, over 900, ad ogni modo, nelle correnti angustie, lo comprendo esborso sensibile.
La torre che le sta attaccata, vechia, inutile e cadente, comportarebbe il publico servitio che fosse gettata a basso, per valersi di quei matteriali nell’opera, tanto facendosi la piatta forma, quanto redificandosi il solo muro. Rappresento tutto con devotione all’Eccellenze Vostre, perché ne son chiamato dalle voci di questi cittadini et dall’inteligenza di qualch’altro perito, già che la sorte ha portato la caduta d’essa muraglia et l’obligo di redimerla. Gratie etc.
Capodistria, 13 aprile 1683.
Bernardin Michiel, Podestà e Capitanio.
Allegato: polizza delle spese per i lavori di restauro delle mura cadenti (1 c.); disegno delle mura da ristrutturare (1 c.).
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 66.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.