29 luglio 1682 Bernardino Michiel
Dispaccio del 19 aprile 1683
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
mi provengono le riverite ducali di Vostra Serenità segnate li 8 corrente, che appoggiano alla mia debolezza la matteria importante di sanità, sin qui dirretta dall’Eccellentissimo signor Proveditore Giustiniano, che vien habilitato dalla Serenità Vostra a repatriare. Accolgo con humiltà l’honore di servire la Patria, e procurarò d’imitare quelle prudentissime regole, co’ quali l’Eccellenza Sua ha saputo conservare la salute in questa provincia, che veramente l’hanno reso degno d’etterna memoria, ed il di Lui nome rimarà per sempre scolpito ne’ cuori di questi fedelissimi popoli, Dio guardi l’insorgenza d’alcun caso; non tardarà il mio debito ad avanzarne i raguagli alla Serenità Vostra et al Magistrato Eccellentissimo alla Sanità, le di cui instruzioni oltre quelle ricevute dal predetto Eccellentissimo Proveditore Giustiniano, sarano da me pontualmente riverite et osservate, come mi prescrivono le ducali sopr’accennate. Gratie etc.
Capodistria, 19 aprile 1683.
Bernardin Michiel, Podestà e Capitanio.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 66.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.