29 luglio 1682 Bernardino Michiel
Dispaccio del 26 giugno 1683
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
humilio a Vostra Serenità i miei devoti sentimenti intorno il contenuto della lettera scrittaLe sin sotto li 20 aprile scaduto dall’Illustrissimo signor Podestà di Grisignana, rimessami in ducali di 12 corrente. Ho havuto occasione, nella visita fatta per la provincia, d’osservare occulatamente il palazzo prettorio, Cancelleria di Grisignana, et ho veramente compreso esservi somo bisogno di repararli da’ precipitii a’ quali stano esposti; onde in questa parte sono giuste l’instanze portate alla Serenità Vostra da quell’Illustrissimo Rappresentante.
È verissimo ciò che introduce, che in questa publica Cassa capitano annualmente li dacii di quella Comunità, assendenti a lire 1.655; ma è anco vero che, detratti li salarii dell’Illustrissimo signor Podestà e suoi ministri, non restano di libere che lire 541 all’anno, et di questa ragione presentemente non v’è un soldo; ma quando pure col tempo ne doverà capitare, sarà la predetta suma di gran lunga inferiore al bisogno della reparatione; né d’altra ragione potrà questa publica Cassa prevalersi, essendo angustissima; fatte maggiori l’angustie dal novo commando dell’Eccellenze Vostre, di dover pagar qui gl’Illustrissimi Consiglieri della portione de’ sallarii, che conseguivano costà dalla Cassa dell’Illustrissimi Camerlenghi di Comun; onde, quando la Serenità Vostra commandasse la restauratione del palazzo medesimo, Cancelleria, prima che il male si faccia più grande, bisognarebbe destinar dannaro sufficiente; sopra di che io non aggiongo altre premure, tenendo vicino il fine della mia carica, non senza però qualche sentimento delle necessità che doverà provare l’Eccellentissimo mio successore. Gratie etc.
Capodistria, 26 zugno 1683.
Bernardin Michiel, Podestà e Capitanio.
AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 66.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.