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29 luglio 1682 Bernardino Michiel

Dispaccio del 20 agosto 1683

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
la muraglia publica di questa città, riguardante la parte da mare, che per la sua antichità e forza del vento boreale l’inverno scaduto dirocò sino dal piedi, l’ho fatta, in essecutione de’ commandi riveriti della Serenità Vostra espressi in ducali 13 febraro e 30 aprile decorsi, intieramente redificare, et aggiustar in valida e laudabil forma. La torre, che le stava contigua, è pure stata abbassata, et resa eguale alla mura stessa con terrapieno, che può diffender e fiancheggiare la cortina, come sarà per dimostrar alla Serenità Vostra l’occluso picciol dissegno.
La spesa, che sin da principio mi fu da’ periti descritta, et trasmessa sotto il publico occhio, rillevante lire 2.567, è stata dalla mia applicatione et assidua assistenza minorata, ancorché il lavoro sia stato maggiore di quelo mi fu figurato, mentre quando credevo farlo principiare su le vechie fondamenta, si sono queste ritrovate pendenti ed incapaci di sostenere la fabrica; onde per neccessità ho dovuto far trovare la radice, et per conseguenza accrescer il numero de’ passi, assendenti a’ 114 tra longhezza et altezza, con quatro piedi di grossezza nel fondo, e tre abbondanti nella somità. La spesa dunque accorsa in simile fattura non ha trasceso lire 2.002, soldi 17, che sono 565 meno del ricercato da’ periti; ma fissando io l’occhio zelante verso il publico interesse, ho voluto che anco questa resti diminuita, con una condanna datta di trenta passa di muraglia ad un reo, che debatutto il suo importare, non resta altr’incommodo alla Cassa di Vostre Eccellenze che di lire 1.785, soldi 17, che sono lire 781, soldi 3 meno delle polizze presentate.
Diversi quadri di pietra viva, sopravvanzati dall’abbassamento della torre, con qualche portione di calcina, perché non siano soggetti al furto, raccordarei riverentemente a Vostra Serenità potter (?) esser posti in opera nella repparatione del bastione che diffende il porto, hor in stato cadente, et che ha il fianco riguardante verso la porta maggiore, sfesso ed in pericolo di precipitio; l’ho fatto considerare, et ho rellatione da persona perita, che con cento ducati potrebesi redimerlo. Tutto considero per debito di buon servitio alla Serenità Vostra, humiliando nel resto ogni mio sentimento alle publiche sovrane deliberationi. Gratie etc.
Capodistria, 20 agosto 1683.

Bernardin Michiel, Podestà e Capitanio.

Allegato: disegno del tratto di mura restaurato (1 c.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 66.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.