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29 luglio 1682 Bernardino Michiel

Dispaccio del 2 settembre 1683

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
sopra le riverentissime instanze di questa città, di potersi valere de ducati 250 tratti dagl’uttili di questo Fontico per rimettere nel primiero stato li vasi sotteranei, che di luntano conducono le acque alla fontana essistente nel corpo della città stessa, son comandato dalla Serenità Vostra, con ducali 14 agosto scaduto, dovermi accertare come sia stato impiegato il danaro che con decreto dell’Eccellentissimo Senato fu, sotto il regimento del nobil huomo ser Giovanni Gabriel Contarini, annualmente risservato per l’occorrenze della medesima.
In ordine però a tali supreme riverite commissioni, ho fatto estrahere dal giornale l’annesso ristretto, che dimostra lo speso per tal causa da quel tempo sino al presente. L’humilio a Vostra Serenità insieme col decreto sudetto, acciò la publica sapienza possa comprendere che chi stabilì l’assegnamento non puotè prevedere che li vasi di pietra, proffondati nelle viscere della terra, ove l’acqua ha il suo principio, potessero otturarsi, e consequentemente disperdersi l’acqua, con privatione totale di quella si conduceva, e col mezo di questi, e con queli di legno alla fontana, essendo stato provisto al solo ripezzamento di quelli sopra terra. Hora la neccessità d’un grande lavoro et d’una lunga escavatione per sgombrare i vasi medesimi, et per rimetterne altri in luoco de’ fraccidi, chiama il provedimento de ducati 250, de’ quali l’Eccellenze Vostre sono state riverentemente suplicate permetterne l’estrattione dal Fontico. Siamo vicini alle vendemie, et se questi popoli non haveranno il benefficio della fontana per stabilire i loro vini, cosa già la sicità ben notta, che ha totalmente private le cisterne d’acqua, sarano ridotti a contingenza molto incomoda e dispendiosa; onde rinovano perciò l’implorationi, e col mio mezo drizzano reiterate supliche alla pietà publica. Questi sono i sentimenti devoti, ch’io espongo sotto l’occhio di Vostra Serenità, parte per debito d’obbedienza e parte per annuire alle giuste intercessioni di questi suoi fedelissimi sudditi. Gratie etc.
Capodistria, 2 settembre 1683.

Bernardin Michiel, Podestà e Capitanio.

Allegati: relazione (1 c.); conto delle spese sostenute per la restaurazione della fontana pubblica, estratto dai registri del fondaco di Capodistria (1 c.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 66.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.