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29 luglio 1682 Bernardino Michiel

Dispaccio del 12 dicembre 1683

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
anche negl’ultimi periodi di mia carica mi do l’honore d’ubbedire le riverite ducali di Vostra Serenità segnate li 24 scaduto. Mi commettono queste l’esborso di lire 3.519 ragion di decime del clero, et in diffetto d’ogn’altra ragione, ancora per sodisfatione degl’operarii che s’impiegorno nel taglio delli 414 brazzioli recisi in questa provincia, et che doveranno squarrarli et condurli al luoco dell’imbarco. Fatti già da me i proclami d’appalto, non ho potuto minorare la spesa, in tre polizze presentatemi, di lire 8, soldi 10 l’uno, che con precedenti mie accennai a Vostre Eccellenze; è ben vero però ch’ho voluto includervi, oltre il taglio, squarro e condotta alla marina, anco l’obligo di farli costudire sino a tanto che saranno imbarcati, nella qual operatione si richiede non picciol spesa, essendo in tre luochi della provincia, distanti l’un dall’altro, ripartito esso numero de’ brazzioli.
Col fondamento dunque degl’ordini impartitemi dal Reggimento Eccellentissimo dell’Arsenal ho stabilito esso appalto acciò non venghi maggiormente rittardato questo publico servitio, et saranno disposte lire 79, soldi 10 ragioni di decime del clero, ed al resto sino l’intiera summa delle lire 3.519, vi supplirò con quello ragion di decime ordinarie. La metà della qual summa mi conviene presentemente esborsare all’appaltadore, che con buone pieggiarie ha cautellato l’interesse publico, et l’altra metà la farò passare a questo effetto nella Cassa destinata.
Ho accordato parimente il taglio, squarro e condotta de’ brazzioli più inferiori, che saranno cavati da’ cimali a ragione di lire 2 l’uno, ma non sapendosi a qual numero giongeranno, sino che dal protto non siano bollati, perciò non posso raguagliare la Serenità Vostra della spesa che v’occorrerà.
La diligenza del mio successore, ch’attendo da momenti, suplirà all’importanza dell’affare, ond’a me in scarsezza di tempo altro non resterà che l’obligo di portar in Patria le copie di partite degl’esborsi per l’aggiustamento della scrittura, ed il contento d’haver obbedito al supremo cenno della Serenità Vostra, ch’è il fine d’ogni mia operatione. Gratie etc.
Capodistria, a’ 12 decembre 1683.

Bernardin Michiel, Podestà e Capitanio.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 66.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.