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29 dicembre 1683 Vidal Falier

Dispaccio del 29 dicembre 1683

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
havendo nel corso di questo mio governo, fra gli altri disordini, osservato una perniciosa cautella nel maneggio che fanno questi signori Camerlenghi nella Cassa di questa povera Comunità, ritrovandosi la medesima soggetta a tanti obligi (!), la quale si rende impossibile poter adempire, ritrovandosi sempre esausta e senza alcun danaro, perché li Camerlenghi fanno li giri e’ saldi della Cassa da per sé, senza intervento del publico Rapresentante, per poter esser osservato, le loro aministrationi non vi siino pagamenti, ne’ giri fatti contro le leggi, et esser girate tutte le partite che si conviene a credito di detta Comunità, come è stato sempre praticato, tenendo sempre li libri nel loro potere, con gravissimo pregiuditio della medesima. Sì come altro grave pregiudicio ritrovo a gl’effetti di giustitia, solevo de’ poveri oppressi e decoro della publica munificenza, che ritrovandossi terminatione fatta fino l’anno 1651 dall’Eccellentissimo signor Geronimo Bragadin, fu Inquisitor nell’Istria, rilasciata ad istanza di questi signori Deputati della Comunità, la quale però non è stata pienamente osservata da miei precessori, né meno decretata da Vostra Serenità, la quale prohibisse al Cancelier e (...) il poter essaminare, tanto in civile quanto in criminale, costituire et esperimento di tormento, senza la loro asistenza, quali hora pretendono la sua intiera esecutione. Io, sempre obediente a’ supremi decreti, ho fatto dare la sua piena esecutione, ma osservo nelle relationi di questa mia Cancelaria, che vengono fatte dalli officiali di Corte quando si vengono ad esaminare li testimonii, non ritrovarsi nella terra per il più li Giudici et Rappresentanti, overo non poter venire ad asistere, come pretendono d’essere. Sì che per tal causa gl’effetti di giustitia restano ritardati e delusi, e la povera gente, che vengono ad esaminarsi da tanto locco lontano (...) li oppressi non possono ricevere il dovuto solevo, li rei il meritato castigo; et la giustitia resta dipendente dall’arbitrio de’ sudditi, con pocco decoro della publica Maestà. Onde, con questi giusti mottivi, son divenuto a deliberatione di fare l’incluse terminationi, che humilio sotto l’infallibile prudenza dell’Eccellenze Vostre, unito con la terminatione Bragadin, acciò dalla Sua Suprema Auttorità restino decretate, per poter con ogni celerità, a solevo de’ poveri oppressi, castigo de’ rei, et mantenire il decoro dovuto alla publica munificenza. Gratia etc.
Montona, li 29 decembre 1683.

Vidal Falier, Podestà, con giuramento.

Allegati: copia della terminazione del podestà di Montona Vitale Falier (1 c.); copia della terminazione di Geronimo Bragadin, Inquisitor nell’Istria, risalente all’anno 1651 (1 c.); copia di altra terminazione del podestà di Montona Vitale Falier (2 cc.).

AS Venezia, Senato, Dispacci, Istria, b. 66.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.