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13 febbraio 1700 Alessandro Basadonna

Dispaccio del 2 marzo 1700

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
instituito dalla publica carità questo Magistrato per solievo della provincia, appena intrapresa la carica risente il mio zelo nelle lacrime de sudditi defraudato l’effetto di questa paterna munificenza, mentre arrenata di molti mesi l’unione del medesimo per l’assenza di uno degli illustrissimi Consiglieri, obligato alla vice gerenza della terra d’Isola per la morte di quell’illustrissimo rettore, successa già otto mesi, rimane muto il foro, né si sentono che lagrimose istanze per la sospirata espeditione delle cause. Io che nell’esercitio della reggenza riconosco debito indispensabile di consolare li sudditi, e non vedendo a comparir il soggetto di molto tempo eletto dal serenissimo Maggior Consiglio, non posso lasciare di humiliare all’Eccellenze Vostre le loro premure divote e di tutta la provincia con accompagnare insieme l’annessa supplicazione de sindici di quella communità, acciò che la publica sovrana sapienza degni di provedere a così lunga dimora, che avvanzandosi renderebbe impossibile la visita della provincia solita praticarsi il mese di maggio, mentre dovendosi meco accompagnare uno degli illustrissimi Consiglieri, e l’altro rimanere in città alla vice gerenza per le indigenze che occorressero, in questa forma obligato l’uno alla residenza di quella città, non può l’altro adempire alle due incombenze. Tutto però humiliando alli riflessi publici con divoto sentimento del buon servitio di questa provincia attenderò i beneplaciti riveriti della Serenità Vostra per rassegnarmi con l’obbedienza. Grazie etc.
Capodistria, 2 marzo 1700.

Alessandro Basadonna, Podestà e Capitanio.

Allegato: supplica dei rappresentanti della comunità di Isola, 27 febbraio 1700 (1 carta).

ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 81.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.