8 aprile 1651 - 1652 Marco Bembo

N. (senza numero).

Serenissimo Principe,
in ducali di 13 dicembre decorso, reccevute a 3 del corente, veggo le sapientissime prescritioni di Vostra Serenità, sopra le differenze vertenti tra li popoli di Pastrovichi et di Lastua et sopra quali entrambi hanno suplicato dalla Publica munifficenza. La riunione et pace introdotta tra di loro, con mia intiera ben debbita aplicatione, già signifficai a Vostre Eccellenze, si conserva Dio lodato, perfettamente et spero habbia col tempo a produrre effetti sempre migliori, desiderati dalla soma carità di Vostre Eccellenze, in conformità per apunto del prescrittomi con l’accennate ducali, et quanto al capo tra loro contentiosissimo della giudicatura di quei da Lastua, quando mi machi come dubito la speranza di riddurli a volontario concordamento, inutilmente procurato sin hora, portand’il tempo inanti, porcurarò far nasser la congiontura che necessiti l’assumere la giudicatura in questa carica, tanto in civile, quant’in criminale delle controversie vertenti fra essi di Lastua, senz’alcun pregiuditio delle parti, per sino che si possa essaminar bene causa di difficoltà, per terminarsi quello sarà di giustitia, come Vostre Eccellenze providamente mi comettono. Di nulla tralassiarò certamente che vaglia a tener ben sodisfatti gl’uni e gl’altri, ch’è l’oggietto principale delle loro ottime intentioni. Gratie.
Cattaro a 7 febraro 1651 more Veneto.
Marco Bembo Proveditor Estraordinario.

AS Venezia, Senato, Dispacci, Cattaro, b. 3.
Trascrizione di Giulia Giamboni.


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