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13 febbraio 1700 Alessandro Basadonna

Dispaccio del 28 giugno 1700

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
già in ordine alla publica volontà incamminata liberamente l’estrazione de ogli da questa provincia per la Dominante, continua il corso a misura dell’occorrenze.
In questa forma eseguita la commissione, che mi giunge in ducali dei 18 cadente, resta in gran parte diminuita l’estrazione per il Friuli, con i reclami che i daciari hanno umiliato sino al trono di Vostra Serenità, che si prevede per la scarsezza straordinaria del raccolto venturo, che non vi sarà il puro bisogno per la provincia, la quale non abbonda di questa preciosa rendita, quanto nelle presenti congiunture vien reputato, onde il prezzo è accresciuto quasi alla metà degli anni passati.
Sopra le premure dell’eccellentissimo Magistrato alli Ogli già da me raccolto una distinta nota dell’oglio, che s’attrovava allora in essere, essendone in questo tempo stato condotto da molti luochi della provincia in Venezia et in Friuli onze n. 602, col consumo che giornalmente va seguendo per uso de popoli si può calcolare la summa a poco avanzo, et essendo quasi terminate le macine, non si può che stare sull’aspettatione già precisa della miseria del raccolto venturo.
Nelli tempi passati l’oglio della provincia haveva il suo ordinario esito per il Friuli, né la Dominante è stata solita farne alcuno provisione, e la quantità che è successo di estrahere il tempo presente è stato effetto di qualche avanzo dei prezzi bassi delli anni passati. A tutte queste incombenze io invigilo con tutta atentione, né il mio studio versa in altro, che nelle cose di publico servitio, cessando i rispetti de contrabandi che qui non possono succedere, che di minaccie che restano dalle mie commissioni divertiti, perché sottoposto l’oglio all’inquisitione della carica, e per così dire tutta la provincia esposta all’occhio della rappresentanza, è difficile adombrarle i lumi o la nottizia delle cose.
Quanto però di universale o particolare può richiedere la materia, con mia applicata e diffusa informatione delli 28 aprile passato ho raguagliato l’eccellentissimo Magistrato, dal quale potrà esser esibita a lume necessario dell’eccellentissimo Senato l’informatione stessa, e da quegli eccellentissimi signori potranno esser suggeriti alla Serenità Vostra quei migliori partiti che la mia debolezza si conosce inhabile di migliorarne a publica notitia, quanto può promettere di vigilanza e zelo, per l’adempimento del proprio debito e del servitio della patria. Gratie etc.
Capodistria, 28 giugno 1700.

Alessandro Basadonna, Podestà e Capitanio.

ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 81.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.