9 ottobre 1698 Nicolò Morosini
Dispaccio del 27 gennaio 1700
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
dacché ho l’honore di servire la Serenità Vostra in questa carica, ho fatto avanzare alla Casa dell’Arsenale brazzioli grandi e piccoli e stortami n. 325, restandone per anco da 180 in circa di diverso genere, per la condotta de quali con replicati ordini risoluti ho incaricato il proto Veruda, che ne ha l’incombenza di sollecitarla, pronto io, seguita che sia all’esborso del danaro. Così per altra qualità di legname reciso ne boschi, che mi vedo ingionto l’obligo nelle riverite ducali de 20 corrente, di far condurre sino alle rive per l’imbarco, non è a mia notitia per non essermi pervenuto altro commando, che sarebbe stato adempito colla solita dovuta pontualità, tanto humilio perciò si degnassero Vostre Eccellenze d’impartire con oggetti del loro servitio. Gratie etc.
Capodistria, a dì 27 gennaio 1700.
Nicolò Morosini, Podestà e Capitanio.
ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 81.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.