13 febbraio 1700 Alessandro Basadonna
Dispaccio del 13 febbraio 1700
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
in questa giornata gloriosa al mio essere perché mi rammemora l’honore delle publiche gratie, e mi habilita alla gloria di servire all’adorata patria, ricevo con rassegnatione ossequiosa il peso di questa carica, sempre sostenuta da soggetti di virtù, et ultimamente decorata dalle condizioni raguardevoli del nobil uomo Nicolò Morosini, che rilevando maggiormente a sua gloria la memoria del padre e del fratello, parte col merito di una ben applaudita reggenza, et accompagnato dalle universali benedizioni di questa provincia. Per secondare auspicii così felici, et imitare l’esempio de miei maggiori, e del fratello sacrificatogli ultimamente nel publico servitio, provo eguale l’ardore del debito, ma essendo inferiore il talento, voglio confidare, nell’invocazione della divina assistenza, la perfetione del mio fine, il quale essendo il buon governo di questi popoli, si rende un ben degno oggetto per interessare il clementissimo patrocinio di Vostre Eccellenze, a degnarsi di donare benigno compatimento al mio debole impiego, poiché tutta la mia applicazione versarà in studiare i mezi di unire l’amore e vantaggio de sudditi con l’obbedienza et interesse migliore di Vostra Serenità. Grazie etc.
Capodistria, 13 febraro 1700.
Alessandro Basadonna, Podestà e Capitanio.
ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 81.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.